L’Emilia Romagna occupa un posto importarne nel panorama nazionale.
Oltre 3200 musei, più di 2000 pinacoteche e gallerie d’arte, 80.000 chiese. Ecco la carta d’identità del patrimonio artistico, storico e culturale italiano.
Le attrattive storico-culturali del nostro paese, sono il primo fattore di flusso turistico proveniente dall’estero. Il turismo culturale è costituito dal movimento turistico finalizzato alla visita e fruizione dei beni culturali, intesi come monumenti, chiese, musei, castelli, siti storici ed archeologici. Oggetto del turismo culturale possono essere considerate tutte le forme nelle quali si esprime la vita di un popolo, dunque non solo opere d’arte e architettoniche, ma anche tradizioni, gastronomia e artigianato.
Per valorizzare la cultura
L’Emilia Romagna è fra le regioni italiane più ricche di documentazioni inerenti alle tradizioni popolari regionali. Quest’itinerario fra passato e presente è documentato dall’apertura di musei quali quello sulla civiltà e la tradizione contadina e quello degli usi e dei costumi della gente di Romagna. All’interno di questi musei veri e preziosi centri di ricerche è possibile ammirare gli attrezzi e gli strumenti di lavoro del mondo rurale emiliano romagnolo. Tra le iniziative, la regione ha proposto convenienti pacchetti turistici che icludono un pernottamento nelle città di parma, Piacenza, Reggio Emilia, Ferrara, Bologna, Modena e Ravenna, ricche di testimonianze, monumenti e tradizioni. La Fondazione Cassa Risparmio di Rimini ha speso oltre un miliardo di lire per restituire alla città un capolavoro della scuola riminese del trecento, “La Pala di Giuliano, l’incoronazione della Vergine e Santi”. Per valorizzare preziosi reperti storici regionali, sono stati restaurati a Rimini l’Arco d’augusto, il Tempio Malatestiano, Castel Sigismondo, la Domus del Chirurgo,.la Porta Montanara. A Riccione, Villa Mussolini dopo i lavori di recupero è diventata sede di un centro culturale e di documentazione sul turismo della Riviera Adriatica. A Ravenna è nata “Ad Arte”, un’associazione culturale create da alcune guide turistiche che gestiscono il “Tour di Ravenna”. Si tratta di un itinerario che prevede la visita del centro storiche dei principali monumenti della città, con l’obiettivo di far conoscere le bellezze di Ravenna agli ospiti italiani e stranieri.
Le città del sapere e dell’arte
Piacenza
Città romana e altomedievale. Da visitare il Duomo, dove sono conservati affreschi e quadri del Guercino. Parma – Monumento simbolo e una delle creazioni dell’architettura romanica è il Duomo, scrigno di splendidi capolavori, tra cui le sculture di Benedetto. Antelami.
Reggio Emilia
Da non perdere una visita ai Cinici Musei, che ospitano la collezione di Lazzaro Spallanzani e la Galleria Parmeggiani. Modena – La Cattedrale rappresenta una delle massime espressioni dell’arte romanica. La Biblioteca Estense raccoglie edizioni rare e i più espressivi cimeli della libreria Ducale.
Bologna
Capoluogo dell’Emilia Romagna, punto d’incontro delle varie civiltà, l’antica Bononia romana erede dell’etrusca Felsina occupata poi dalle tribu celtiche dei Galli Boi. L’Università, che nell’Ottocento ebbe tra i suoi docenti Giosuè Carducci e il fisico Augusto Righi, di cui fu allievi il bolognese Guglielmo Marconi, ha celebrato nel 1988 nove secoli di vita.
Ravenna
Capitale dei mosaici, porta tra Oriente e Occidente, città di Teodorico, di Dante, amata da Lord Byron, e meta prediletta del turismo culturale. A pochi chilometri dal mare, ebbe il momento di massima floridità durante la signoria dei Da Polenta, la famiglia che ospito Dante Alighieri. La città conserva ancora oggi le sue spoglie. Una delle più espressive testimonianze di arte ravennate è rappresentata da S.Apollinare in Classe, che accoglie preziosi mosaici e arche marmoree degli arcivescovi della città.
Forlì – Cesena
Il centro di Forlì ha una struttura viaria medievale. Tra i palazzi d’interesse storico, il Palazzo Mangelli e Palazzo Gaddi. Meravigliosa l’Abbazia di S. mercuriale. Da non perdere la bellezza del duomo, con affreschi del Cignani. A Cesena gioiello artistico è la Biblioteca Malatestiana, che conserva codici manoscritti e miniati.
Rimini
La signoria dei Malatesta, alla fine del XIII secolo trasformò la città in una fucina di cultura. Da vedere l’Arco d’Augusto (27 a.C.). il Ponte di Tiberio(14-21 d. C). , il Tempio Malatestiano (XV secolo) capolavoro di Leon Battista Alberti.